Come limitare e controllare il tempo trascorso su Facebook

Facebook: si può tenere sotto controllo il tempo passato sul social network più amato del mondo?

Sicuramente è venuto in mente a ciascuno di noi, soprattutto quella volta che volevamo “solo” dare uno sguardo alla timeline e abbiamo finito per passare ore a rispondere ai post degli amici, a guardare i gruppi di cui facciamo parte, a leggere quell’interessante articolo postato dall’amico di un amico e a guardare le foto di quella volta al mare condivise da nostra zia.

Il tempo trascorre molto in fretta su Facebook…E non sempre è un bene.

Esistono però diverse possibilità per controllare e limitare il tempo che trascorriamo su Facebook.

Uno dei metodi per farlo è stato elaborato dallo stesso social network, ma molti altri sono quelli esistenti, alcuni dei quali davvero molto efficaci.

L’APP DI FACEBOOK

Cominciamo con l’applicazione ideata dallo stesso Facebook.

Si tratta di una sorta di contatore, una applicazione integrata sull’applicazione social che dà conto non solo del tempo trascorso su Facebook, ma anche delle interazioni effettuate (like, commenti, eccetera).

La app permette di impostare un tempo limite alla propria permanenza sul social, al termine del quale un promemoria ci avvertirà della scadenza, senza però bloccare l’applicazione di Facebook: se lo vorremo, potremo infatti ignorarlo e continuare a navigare.

Attivare il contatore è molto semplice. Basta andare sul Menu di Facebook, cliccare su “impostazioni e privacy” e poi su “tempo trascorso su Facebook”. Avrete subito davanti agli occhi un grafico del tempo trascorso sul social negli ultimi sette giorni e, più in basso, la funzione “gestisci il tuo tempo”, con la possibilità di impostare un promemoria giornaliero.

Quest’applicazione ha però due difetti sostanziali:

  • Non tiene conto degli accessi effettuati al di fuori dell’applicazione Android o iOs, ad esempio da PC o da altre App (Face Lite, ad esempio);
  • Fornisce solo un dato indicativo del tempo passato sul social, senza “indurre” davvero a limitarlo

ALTRE APPLICAZIONI CAPACI DI LIMITARE IL TEMPO CHE TRASCORRETE SU FACEBOOK

Se si vuole davvero limitare il tempo che si trascorre sui social, nella fattispecie su Facebook, occorre utilizzare un’applicazione che permetta di esercitare un vero e proprio parental control.

Le applicazioni che permettono di esercitare il parental controlling sono numerose ed alcune tra queste davvero efficaci.

Si chiamano così perché sono pensate soprattutto per quei genitori che intendono controllare e limitare il tempo che i propri figli trascorrono sui social networks.

Passiamone in rassegna qualcuna:

  • Google family Link: si tratta di un’applicazione pensata appositamente per i genitori che sentono la necessità di monitorare l’uso che i propri figli fanno delle applicazioni disponibili sui propri cellulari e di fissare delle regole di base per il loro utilizzo, tra cui un tempo limite. È compatibile con la maggior parte dei dispositivi attualmente in commercio e sia con il sistema Android che con quello iOS. L’applicazione può essere scaricata sul dispositivo di chi controlla e su quello di chi deve essere controllato. Una volta scaricata, l’applicazione funziona bene nel guidare gli utenti a stabilire le impostazioni che fanno al proprio caso. È utile sia per controllare il tempo trascorso su Facebook, sia i contenuti visionati. L’intera operazione di settaggio richiede circa 15 minuti.
  • Qustodio: anche questa è un’app, completamente gratuita nella sua versione base, pensata per i genitori che intendono monitorare e controllare l’uso che i propri figli fanno dei social. I genitori hanno a disposizione una dashboard per controllare il tipo di utilizzo che il proprio figlio fa dei social, è possibile gestire il tempo di utilizzo e filtrare i contenuti. Prevede una versione base ed una versione premium. Quest’ultima è a pagamento. Il grande vantaggio di Qustodio rispetto a Google Family Link è che è possibile monitorare il tempo trascorso sui social a partire da qualunque dispositivo: tutte le attività saranno registrate e monitorate, a prescindere dalla piattaforma o dal sistema utilizzato. L’istallazione è molto facile, che si esegua da smartphone, tablet o PC. Anche qui la procedura di settaggio è guidata e dura pochi minuti.

La versione Premium consente di monitorare più di un dispositivo e prevede diversi tipi di abbonamento annuale. Qustodio permette insomma di limitare il tempo trascorso sui social, di filtrare i contenuti e di monitorare tutte le attività on line dei propri figli.

Inutile dire quanto questi strumenti possano rivelarsi in molti casi di importanza fondamentale: da tempo medici e psicologi chiedono di limitare e monitorare l’uso che i minorenni fanno dei social, al fine di impedire l’insorgere di patologie come la ludopatia o di evitare che i minorenni finiscano in situazioni pericolose, quali, ad esempio, le reti dei pedofili.

Insomma, scegliete lo strumento che preferite e cominciate a fissare paletti!