Dal 1° febbraio 2024 è entrata in vigore Piracy Shield, la nuova piattaforma tecnologica che mira a contrastare la pirateria online degli eventi sportivi trasmessi in diretta, come le partite di calcio della Serie A.
Si tratta di un’iniziativa dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM), in collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), che si basa su un sistema di segnalazione e blocco automatizzato degli indirizzi IP e dei domini web che diffondono illegalmente i contenuti protetti dai diritti d’autore.
Come funziona Piracy Shield
Piracy Shield funziona tramite un flusso di comunicazione tra i titolari dei diritti, la piattaforma e i provider di servizi internet.
I titolari dei diritti possono inviare le segnalazioni alla piattaforma, che le trasmette ai provider, che devono provvedere all’oscuramento entro 30 minuti.
La piattaforma verifica anche periodicamente la persistenza delle violazioni e la corretta esecuzione dei blocchi.
In caso di mancato rispetto delle disposizioni, i provider sono soggetti a sanzioni amministrative.
Il sistema che blocca lo streaming pirata in 30 minuti
Piracy Shield è la piattaforma tecnologica che permette di contrastare la pirateria online degli eventi sportivi trasmessi in diretta, come le partite di calcio della Serie A.
Si basa su un sistema di segnalazione e blocco automatizzato degli indirizzi IP e dei domini web che diffondono illegalmente i contenuti protetti dai diritti d’autore. I titolari dei diritti possono inviare le segnalazioni alla piattaforma, che le trasmette ai provider di servizi internet, che devono provvedere all’oscuramento entro 30 minuti.
Come funziona tecnicamente Piracy Shield
Piracy Shield è una piattaforma tecnologica che permette di bloccare gli indirizzi IP e i domini web dei siti che trasmettono illegalmente gli eventi sportivi in diretta, come le partite di calcio della Serie A. Ecco come funziona a livello tecnico:
- I titolari dei diritti, come Sky e DAZN, possono accedere a Piracy Shield e segnalare i siti illegali da oscurare agli Internet service provider (ISP), che sono gli operatori delle comunicazioni.
- Gli ISP devono provvedere all’oscuramento entro 30 minuti dalla segnalazione, bloccando l’accesso agli indirizzi IP e ai domini web dei siti pirata. Gli indirizzi IP sono una sorta di carta di identità dei siti, un codice che li identifica. I domini web sono i nomi dei siti, come calciogratis.com.
- Piracy Shield verifica anche periodicamente la persistenza delle violazioni e la corretta esecuzione dei blocchi.
Quali sono gli obiettivi della nuova piattaforma AGCOM
Piracy Shield è stata introdotta per tutelare gli interessi economici degli operatori legali e per scoraggiare gli utenti dal ricorrere allo streaming illecito, che comporta dei rischi sia per la sicurezza informatica che per le sanzioni previste dalla legge.
Secondo l’AGCOM, la pirateria online degli eventi sportivi ha causato una perdita di circa 500 milioni di euro nel 2023, oltre a danneggiare la qualità e la varietà dell’offerta legale. Inoltre, lo streaming illecito espone gli utenti a possibili attacchi informatici, come virus, malware e phishing, che possono compromettere i dati personali e bancari.
Infine, la legge prevede delle sanzioni penali per chi diffonde o fruisce di contenuti protetti dai diritti d’autore senza autorizzazione, che vanno dalla multa alla reclusione.
Secondo Calcioefinanza.it:
Non cambia nulla per quanto riguarda le sanzioni a chi fruisce delle trasmissioni pirata, visto che le multe sono già previste dalle norme in vigore. Ma con l’arrivo della nuova legge, le conseguenze sono diventate più gravi per gli spettatori colti sul fatto. Infatti, si parte da 150 euro e si arriva fino a un massimo di 5.000 euro.
Per quanto riguarda le sanzioni penali, invece, per adesso si fa riferimento solamente a chi trasmette illegalmente i contenuti in streaming che rischia pene da 6 mesi fino a 3 anni di reclusione e una multa fino a 15.000 euro. Sul via della nuova piattaforma anti pirateria è intervenuto anche il commissario dell’AgCom Massimiliano Capitanio: «Stasera per la prima volta con Lecce-Fiorentina saremo in grado di fermare le emissioni pirata in 30 minuti».
Quali sono le reazioni a Piracy Shield
Piracy Shield ha suscitato diverse reazioni tra gli operatori del settore, le associazioni dei consumatori e gli esperti di diritto. Da una parte, gli operatori legali, come Sky e DAZN, hanno espresso il loro apprezzamento per l’iniziativa, che considerano un passo avanti nella lotta alla pirateria e nella valorizzazione dei contenuti di qualità.
Dall’altra parte, le associazioni dei consumatori, come Codacons e Adiconsum, hanno espresso le loro perplessità, sostenendo che Piracy Shield potrebbe limitare la libertà di scelta e di accesso alla cultura degli utenti, e che sarebbe più opportuno intervenire sulle cause della pirateria, come i prezzi eccessivi e la scarsa concorrenza. Infine, gli esperti di diritto hanno sollevato alcuni dubbi sulla legittimità e l’efficacia di Piracy Shield, evidenziando i possibili problemi di proporzionalità, trasparenza e garanzia del contraddittorio.
Piracy Shield è una piattaforma tecnologica che ha l’obiettivo di contrastare la pirateria online degli eventi sportivi trasmessi in diretta, tramite un sistema di segnalazione e blocco automatizzato degli indirizzi IP e dei domini web che diffondono illegalmente i contenuti protetti dai diritti d’autore.
Si tratta di un’iniziativa che ha suscitato diverse reazioni tra gli operatori del settore, le associazioni dei consumatori e gli esperti di diritto, e che pone delle sfide sia dal punto di vista tecnico che da quello normativo.
Piracy Shield rappresenta quindi un caso emblematico delle tensioni e delle opportunità che emergono nel rapporto tra tecnologia, comunicazione e diritto.