VPN è l’acronimo di Virtual Private Network, rete virtuale privata ed è, appunto, una rete di telecomunicazioni privata in cui un client instrada il traffico di un utente attraverso una connessione tunnel protetta, per mezzo della quale il traffico in questione raggiunge un server.
Proviamo ad usare parole più semplici per spiegarlo: è un modo molto utile per nascondere le proprie attività su Internet e metterle al sicuro da occhi indiscreti, ad esempio dagli enti di sorveglianza o dai criminali informatici, e per aggirare le limitazioni derivanti dalla geolocalizzazione. Ciò si realizza per mezzo di una connessione crittografata, la connessione tunnel, appunto, tra il dispositivo che deve navigare protetto e il computer che offre questo tipo di servizio, ovvero il server. Quest’ultimo appare così come la fonte dell’intero traffico dell’utente.
Le aziende che offrono questo servizio hanno in genere server sparsi in tutto il mondo, cosicché gli utenti possono apparire connessi ovunque preferiscano.
VPN: GRATUITA O A PAGAMENTO
Sebbene la parola “gratuito” faccia drizzare le orecchie a chiunque, noi ci sentiamo di sconsigliare questa opzione e vi spieghiamo perché.
Garantire un servizio VPN è molto costoso: tenere in funzione server dislocati in varie località del mondo e pagare i costi di traffico di ciascuno non è cosa da poco.
Chi decide di offrire questo servizio dev’essere in grado di coprire questi costi e, cosa per nulla marginale, di ricavarne un guadagno.
Molti servizi gratuiti di VPN monetizzano il traffico profilando i propri utenti, ovvero registrando le loro attività e rivendendole. Si tratta delle cosiddette “log”, registrazioni di tutte le attività online, che in genere contengono tutte le informazioni dell’utente, anche le più sensibili, come l’indirizzo IP.
Inoltre, molti servizi gratuiti di VPN, essendo tesi al risparmio, hanno implementato il vecchio protocollo di sicurezza e non l’hanno sostituito con uno di quelli nuovi, giudicati più sicuri.
Insomma, un servizio VPN gratuito può essere una buona scelta solo nel caso in cui vogliate semplicemente aggirare le limitazioni geografiche derivanti dalla geolocalizzazione, ad esempio per effettuare chiamate internazionali più convenienti tramite servizi voip. Lo sconsigliamo invece per lo streaming o il file sharing P2P, anche perché spesso prevedono un massimo di traffico per utente.
VPN: I SERVIZI A PAGAMENTO
Ecco i criteri da prendere in considerazione per scegliere un buon servizio VPN a pagamento:
- Protocolli di sicurezza: elemento assolutamente importante da prendere in considerazione. Se la connessione tunnel è in chiaro o criptata con un algoritmo vulnerabile rischia infatti di esporre l’IP e il traffico dell’utente, cosa che vanificherebbe tutto. Attualmente, due sono i protocolli considerati più sicuri: OpenVPN e IKEv 2
- Politica nologs: se il servizio usa tenere registri (log) delle attività degli utenti, automaticamente ne mette a rischio l’anonimato. Basta un controllo delle autorità o un attacco da parte di pirati informatici per esporre la privacy degli utenti in maniera grave. Per questa ragione molti servizi VPN applicano rigide politiche nologs e non tengono registri delle connessioni o dei clienti.
- La sede legale: è un argomento molto importante, soprattutto con riferimento a quello appena esposto, i log. La sede legale determina il regime giuridico a cui il servizio è sottoposto: se si tratta di un Paese il cui ordinamento prevede la tenuta di registri, è evidente che il servizio non potrà non farlo. E se l’ordinamento prevede che i registri si debbano mettere a disposizione, non ci sarà modo di impedirlo.
- Numero e collocazione dei server: i migliori servizi di VPN offrono numerosi server dislocati in diversi Paesi. Giusto per fare un esempio, se avete la possibilità di utilizzare un server situato negli USA, potrete accedere a servizi non disponibili in Italia, come il catalogo statunitense di Netflix. Parallelamente, se vivete all’estero e scegliete un servizio VPN con server collocato in Italia, potrete usufruire dei contenuti italiani che non sono disponibili nel vostro Paese di residenza.
- Assistenza clienti: la presenza di un buon servizio di assistenza clienti è utile soprattutto in presenza di problemi tecnici e legati all’installazione.
VPN: quali servizi scegliere?
La situazione dei servizi VPN a pagamento varia in continuazione e ha bisogno di continui aggiornamenti.
Al momento, ci sentiamo di consigliarvene tre in particolare:
- CyberGhost: ha la sede legale in Romania, uno dei Paesi più sicuri per la conservazione dei dati, e offre una rigida politica nologs, supportata dall’applicazione dei migliori protocolli di sicurezza disponibili al momento. Ottima per aggirare le limitazioni territoriali, visto che mette a disposizione circa 6000 server distribuiti in 90 Paesi del mondo. Ottima anche per lo streaming e per scaricare contenuti.
- NordVPN: ha la sede legale a Panama, Paese in cui manca del tutto una legislazione sulla conservazione e la confisca dei dati. Applica una rigidissima politica nologs e i migliori protocolli di sicurezza. Il numero di server è molto elevato e sparso in tutto il mondo: l’ideale per evitare i blocchi territoriali. Funziona benissimo per il file sharing ed è utilizzabile su ogni tipo di piattaforma.
- IPVanish: rigida politica nologs e ottimi protocolli di sicurezza per questo servizio che conta, tra gli altri, 16 server in territorio italiano (a Milano). Ottimo per il file sharing e per lo streaming, ma non adatto ad essere utilizzato con eMule. Il servizio clienti è molto buono.
Abbiamo cercato di darvi una panoramica sui servizi VPN in generale e su quelli disponibili. Continuate a seguirci e vi forniremo aggiornamenti costanti sull’argomento!